LEGGENDE NAPOLETANE
narratori; io stessa la raccolsi rozza ed informe dalla tradizione popolare e voglio, narrandola a voi, consacrarla in questa scrittura, affinché ne possano
LEGGENDE NAPOLETANE
eroico sorriso le sfiorò le labbra. Ella si adorava; idolatrava la propria bellezza e vi abbruciava ogni giorno un copioso incenso che si univa a quello di
LEGGENDE NAPOLETANE
bella e lunga storia che faccia spalancare i loro occhioni, sino a che il sonno li faccia diventare piccoli piccoli. Sono così tutti i bimbi del mondo
LEGGENDE NAPOLETANE
triste presagio. O giorni, o giorni scombuiati, feroci e maledetti. Ma perché in questi giorni non amiamo noi, sino a morirne? Perché non chiudiamo gli
LEGGENDE NAPOLETANE
Lassù, sul colle, vive il bosco verdeggiante dalle fresche ombrie. I sentieri si allungano a perdita d'occhio sotto i grandi alberi; sulla terra
LEGGENDE NAPOLETANE
La quale istoria fu così. Nell'anno 1445 dalla fruttifera Incarnazione, regnando Alfonso d'Aragona, una fanciulla a nome Caterina Frezza, figlia di
LEGGENDE NAPOLETANE
sulla sponda del mare dove s'incurva il colle di Posillipo, ma errava ogni giorno nelle campagne che menano a Baia ed a Cuma; egli errava per le colline
LEGGENDE NAPOLETANE
festevole senza chiasso e serio senza durezza. Chi lo vedeva lo amava; e la gente accorreva a lui come ad amico, per allietarsi della sua compagnia. Ma il
LEGGENDE NAPOLETANE
Mancano a noi le nere foreste del Nord, le nere foreste degli abeti, cui l'uragano fa torcere i rami come braccia di colossi disperati; mancano a noi
LEGGENDE NAPOLETANE
come l'eco dolorosa si ripercuote sul mio fedele e forte cuore d'amica, così io risponderò a quello che nascondete invece che a quello che palesate, e
LEGGENDE NAPOLETANE
maggiore, Donna Regina, potesse, passando a nozze, conservare il suo nome di famiglia e trasmetterlo ai suoi figliuoli. E nel 1320 si morì
LEGGENDE NAPOLETANE
accompagnate dai mariti, dai fratelli e qualcuna, più ardita, solamente dall'amante. Nella grande sala, sulla soglia, nel suo ricchissimo abito rosso, tessuto a
LEGGENDE NAPOLETANE
Tu, buona e baldanzosa fanciulla, giunta al termine delle mie fantastiche storie, sorridi. Ed io, poveretto autore, condannato a leggere nel volto
LEGGENDE NAPOLETANE
gigantesco gruppo di fiori che la natura vi facesse sorgere, come un altare elevato a Flora, la olezzante dea. Nelle notti estive dall'isola
LEGGENDE NAPOLETANE
svenuto in un combattimento, fu creduto morto e portato a seppellire, ma risvegliatosi d'un tratto, saltò fuori dalla bara più animoso e sbaragliò e